Socrate Carlo
Carlo Socrate: Pittore Italiano del XX Secolo
Carlo Socrate (Mezzana Bigli, 12 marzo 1889 – Roma, 1967) è stato un pittore italiano associato alla Scuola Romana. Nato in una famiglia di attori, trascorse l’infanzia in Argentina, rientrando in Italia all’età di nove anni. A Firenze, frequentò la Scuola Libera del Nudo, dove fu allievo di Giuseppe Costetti. Nel 1914 si trasferì a Roma, stabilendosi a Villa Strohl-Fern, un noto centro artistico dell’epoca. In questo periodo, subì l’influenza di Paul Cézanne, le cui opere aveva ammirato alle esposizioni della Secessione Romana, e di Armando Spadini, figura di rilievo nella scena artistica romana. Le sue prime opere mostrano un avvicinamento all’Impressionismo, come evidente in “La nonna e il bambino che dormono”. Successivamente, Socrate sviluppò uno stile più formale nella rappresentazione della natura, allineandosi con il gruppo di Valori Plastici.
Opere Principali di Carlo Socrate
La produzione artistica di Carlo Socrate comprende una varietà di soggetti, tra cui ritratti, nature morte e scene di genere. Tra le sue opere più significative si annoverano:
- “Bagnanti” (1922): un dipinto che riflette l’orientamento dell’artista verso il “rappel à l’ordre”, con richiami al classicismo e una composizione equilibrata.
- “Venere dormiente” (1921): opera in cui Socrate dimostra la sua capacità di fondere influenze di artisti come Manet, Courbet e Ingres, creando un’atmosfera atemporale.
- “Torso femminile” (primi anni ’20): un’opera che evidenzia l’interesse dell’artista per la figura umana e la sua ricerca di purezza formale.Archivo del Novecento
- “Ritratto di ragazza con mandolino” (1922): un dipinto che unisce la tradizione ritrattistica italiana con un tocco personale dell’artista.
- “Martirio di San Maurizio” (1922): opera che testimonia l’interesse di Socrate per temi religiosi, reinterpretati attraverso il suo linguaggio artistico.
Queste opere rappresentano l’evoluzione stilistica di Socrate e il suo contributo al panorama artistico italiano del XX secolo.
Carriera e Riconoscimenti
Carlo Socrate partecipò a numerose esposizioni sia in Italia che all’estero. Nel 1920 espose con il Gruppo Romano alla Famiglia Artistica di Milano, presentando opere come “Ritratto della pittrice”, “Nature morte” e “Paesaggi”.
Le sue opere furono recensite da critici di rilievo, tra cui Giorgio de Chirico. Nel 1952 partecipò alla XXVI Biennale di Venezia, esponendo l’opera “Tema n° 4”.
Le sue opere sono presenti in importanti collezioni, tra cui la Galleria d’Arte Moderna di Milano e quella di Roma. Scenografo per i balletti russi di Sergej Djagilev, dimostrando la sua versatilità artistica.
Morì a Roma nel 1967, lasciando un’eredità artistica significativa nel contesto della pittura italiana del Novecento.