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Tagliabue Carlo Costantino

Carlo Costantino Tagliabue: biografia e valutazione gratuita

Pittore italiano associato al movimento divisionista. Nato ad Affori, un quartiere di Milano, nel 1880, intraprese gli studi di disegno presso le Scuole Superiori di Arti Applicate del Castello Sforzesco di Milano. Inizialmente si dedicò alla carriera di decoratore, realizzando affreschi in edifici religiosi come il Duomo di Montecchio Maggiore, il Tempio Israelitico di Trieste e la Parrocchiale di Capriolo Bresciano. Parallelamente, coltivò la passione per la pittura, studiando e copiando opere di maestri antichi nelle pinacoteche milanesi. Questa formazione gli permise di sviluppare una tecnica raffinata e una profonda comprensione dell’arte paesaggistica.

Opere Principali di Carlo Costantino Tagliabue

La produzione artistica di Tagliabue si concentra principalmente su paesaggi e marine, spesso influenzati dal divisionismo di Giovanni Segantini. Le sue opere si distinguono per l’abilità nel rappresentare notturni e scene in controluce, frutto di un’attenta osservazione en plein air delle montagne lombarde e valdostane. Tra le sue opere più significative si annoverano:

  • “Sul Sempione”: un paesaggio montano che cattura la maestosità delle Alpi.
  • “Autunno a Bardonecchia” (1928): una rappresentazione autunnale delle montagne piemontesi.
  • “Tramonto a Rapallo”: una marina che evidenzia la sua maestria nel catturare le sfumature del tramonto.
  • “Lago alpino del Monte Rosa nell’alta Val Sesia”: un’opera che ritrae la serenità di un lago alpino.
  • “Macugnaga”: un dipinto che raffigura il pittoresco villaggio ai piedi del Monte Rosa.

Queste opere testimoniano la versatilità di Tagliabue nel rappresentare diverse atmosfere e paesaggi, sempre con una particolare attenzione alla luce e ai colori.

Carriera e Riconoscimenti

Tagliabue esordì alla Permanente di Milano nel 1905 e partecipò frequentemente alle Biennali di Brera e ad altre esposizioni nazionali. Le sue opere, segnate dall’ossequio per il paesismo ottocentesco lombardo e talvolta influenzate dal divisionismo, furono esposte in numerose mostre personali e nelle sale milanesi della Società Permanente, della Famiglia Meneghina e nelle rassegne nazionali di Brera. La sua abilità nel rappresentare paesaggi montani e marini gli valse l’apprezzamento di critici e collezionisti dell’epoca. Nonostante le difficoltà economiche, continuò a produrre opere di grande valore artistico fino alla sua morte nel 1960.

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