Tofanari Sirio
Sirio Tofanari: Maestro della Scultura Animalier Italiana del XX Secolo
Sirio Tofanari (Firenze, 9 aprile 1886 – Milano, 12 ottobre 1969) è stato un rinomato scultore italiano, celebre per le sue raffigurazioni di animali. Figlio di Ludovico Tofanari e Rosa Salvi Ricciarini, e fratello minore del pittore Salvino Tofanari, Sirio mostrò fin da giovane una spiccata inclinazione per l’arte. Iniziò la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze, ma, insoddisfatto dell’approccio accademico, decise di proseguire gli studi da autodidatta. Nel 1907 si trasferì a Parigi e successivamente a Londra, dove approfondì la sua conoscenza dell’anatomia animale attraverso l’osservazione diretta negli zoo locali e lo studio di esemplari presso il Museo di Storia Naturale. Queste esperienze influenzarono profondamente il suo stile, caratterizzato da una rappresentazione realistica e dettagliata del mondo animale.
Opere Principali di Sirio Tofanari
La produzione artistica di Tofanari si distingue per la maestria nel catturare l’essenza e il movimento degli animali. Tra le sue opere più significative si annoverano:
- “Gazzella”: scultura in bronzo che ritrae una gazzella in posizione dinamica, esemplificando la sua abilità nel rappresentare la grazia degli animali selvatici.
- “Pantera”: opera che raffigura una pantera in atteggiamento vigile, mettendo in risalto la potenza e l’eleganza del felino.
- “Babbuini”: gruppo scultoreo ispirato ai bronzi giapponesi, che evidenzia la vivacità e l’interazione tra gli animali.
- “Fontana dei Coccodrilli” (1926): realizzata a Montecatini Terme, questa fontana è diventata un simbolo della città, rappresentando coccodrilli in pose realistiche.
- “Vitello”: scultura in bronzo che raffigura un giovane bovino, sottolineando la sua capacità di cogliere la tenerezza degli animali domestici.
Queste opere testimoniano la versatilità di Tofanari nel rappresentare diverse specie animali, sempre con una precisione anatomica e una sensibilità artistica uniche.
Carriera e Riconoscimenti
Nel corso della sua carriera, Tofanari partecipò a numerose esposizioni nazionali e internazionali, ottenendo ampi consensi. Dal 1909 al 1934 prese parte a tutte le edizioni della Biennale di Venezia, mentre alla Quadriennale di Roma gli fu dedicato un intero padiglione. Le sue opere furono esposte in importanti gallerie a Roma, Firenze, Parigi, Londra, Bruxelles, Amsterdam, Buenos Aires, Bahia Blanca, Santa Fe, Rio de Janeiro e San Paolo. Nel 1949, il Presidente della Repubblica lo nominò membro dell’Accademia Nazionale di San Luca a Roma. La sua arte, caratterizzata da una profonda osservazione della natura e da una meticolosa tecnica di cesellatura, lo ha reso uno dei principali esponenti della scultura animalier italiana del XX secolo.