Benvenuti Benvenuto
Benvenuto Benvenuti: Pittore Divisionista Italiano
Benvenuto Benvenuti (Livorno, 5 ottobre 1881 – Antignano, 15 gennaio 1959) è stato un pittore italiano associato al movimento divisionista. La sua formazione artistica iniziò presso la Scuola di Arti e Mestieri di Livorno, dove studiò sotto la guida di Lorenzo Cecchi, un insegnante legato alla tradizione dei macchiaioli. Questa esperienza influenzò profondamente il suo approccio alla pittura, portandolo a sviluppare uno stile che combinava elementi del divisionismo con le tematiche paesaggistiche tipiche dei macchiaioli.
Nel 1896, all’età di 15 anni, Benvenuti esordì con un paesaggio, segnando l’inizio della sua carriera artistica. Tra il 1896 e il 1899, le sue opere risentirono fortemente dell’influenza dei macchiaioli, grazie anche all’amicizia con artisti come Llewelyn Lloyd e all’ispirazione tratta da maestri quali Giovanni Fattori, Adolfo Tommasi e Telemaco Signorini. A partire dal 1900, iniziò a sperimentare con il divisionismo, adottando una tecnica pittorica caratterizzata dalla scomposizione dei colori in piccoli punti o linee, al fine di catturare meglio la luce e il movimento. Questo periodo sperimentale è rappresentato da opere come “Cavallo alla mangiatoia” e il “Trittico di Suese” (1901-1902).
Le Opere Più Rappresentative di Benvenuto Benvenuti
Le creazioni di Benvenuti riflettono la sua evoluzione stilistica e la sua capacità di integrare diverse influenze artistiche. Tra le sue opere più significative si annoverano:
- “Cavallo alla mangiatoia” (1901-1902): opera che segna l’inizio della sua fase sperimentale divisionista.
- “Trittico di Suese” (1901-1902): un trittico che evidenzia la sua ricerca tecnica e stilistica.
- “Mattino sul Mare” (1912): presentato alla X Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, raffigura un paesaggio marino con effetti luminosi delicati.
- “Sinfonia Crepuscolare” (1914): esposto alla XI Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, rappresenta un tramonto con tonalità calde e avvolgenti.
- “Un’Aurora” (1922): presentato alla XIII Esposizione Internazionale d’Arte di Venezia, cattura la luce dell’alba con una tavolozza vibrante.
L’Eredità di Benvenuto Benvenuti
Nel corso della sua carriera, Benvenuti partecipò a numerose esposizioni, tra cui la Mostra di Arte Libera a Milano nel 1911 e l’83ª Esposizione della Società Amatori e Cultori di Roma nel 1914. Durante la Prima Guerra Mondiale, fu brevemente imprigionato in Germania. Tornato a Livorno nel 1921, espose alla Prima Biennale Romana insieme ad artisti come Ulvi Liegi, Llewelyn Lloyd e Plinio Nomellini. Frequentatore del Caffè Bardi di Livorno, fu membro del “Gruppo Labronico” e partecipò alle esposizioni del gruppo negli anni ’20. Negli anni ’30, una malattia lo costrinse all’amputazione di una gamba, ma continuò a dedicarsi all’arte, con una mostra personale alla Galleria Scopinich di Milano nel 1935. Durante la Seconda Guerra Mondiale, si trasferì nei pressi di Lucca, riprendendo l’attività espositiva nel dopoguerra. Negli anni ’50, una malattia agli occhi interruppe la sua attività artistica. Morì nel 1959 a Livorno, nella sua casa di Antignano.