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Canegallo Sexto

Sexto Canegallo: Tra Divisionismo e Futurismo

Sexto Canegallo, nato Giuseppe Sexto Canegallo il 2 febbraio 1892 a Genova Sestri Ponente, è stato un pittore italiano la cui opera si colloca tra il Divisionismo e il Futurismo. La sua formazione artistica iniziò presso l’Accademia Ligustica di Belle Arti di Genova, dove fu allievo di Lazzaro Luxardo, Tullio Salvatore Quinzio, Lorenzo Massa e Alfredo Luxoro. In questo ambiente, Canegallo sviluppò una pittura inizialmente tradizionalista, ma presto rivolse la sua attenzione alle avanguardie dell’epoca, avvicinandosi al Divisionismo.

Formazione e Influenze Artistiche

Durante gli studi all’Accademia, Canegallo entrò in contatto con artisti come Rubaldo Merello, Plinio Nomellini, Gaetano Previati e Angelo Morbelli, che influenzarono la sua evoluzione stilistica. Già nel 1912, con l’opera “Bambini che pescano”, mostrò una chiara tendenza verso il Divisionismo, utilizzando una tecnica a puntini. Nel 1914, trasferitosi a Milano, conobbe il pittore Romolo Romani, il cui approccio simbolista e scientifico lo portò a organizzare le sue opere in cicli tematici, approfondendo lo studio delle irradiazioni luminose.

Opere Significative

La produzione artistica di Canegallo è caratterizzata da una fusione di elementi divisionisti e futuristi, con una forte componente simbolica. Tra le sue opere più rappresentative si annoverano:

  • “Ragazzo ardimentoso” (1912): dipinto che evidenzia l’adozione della tecnica divisionista a puntini.
  • “Carnevale” (1915): opera che mostra influenze di Nomellini, con il colore disposto in maniera concentrica, anticipando future sperimentazioni.
  • “Le Passioni” (1925): ciclo di tre lavori esposti a Parigi, raffiguranti le pene dell’anima dominate da impulsi vari, evidenziando la sua ricerca simbolica.
  • “I Desideri” (1925): serie che rappresenta la serenità dell’anima tesa verso affetti naturali e disinteressati.
  • “Le Aspirazioni” (1925): opera che illustra l’ascensione dell’anima impregnata d’idealità eroica, religiosa ed estetica.

Esposizioni e Riconoscimenti

Canegallo iniziò a esporre le sue opere già nei primi anni ’20, con mostre personali a Genova, Roma e Parigi. Nel 1920, presentò cinquanta opere presso il foyer del Teatro Argentina a Roma, riscuotendo successo che lo portò a replicare la mostra al Teatro Carlo Felice di Genova. Nel 1925, espose sessanta opere alla Galerie La Boetie di Parigi, consolidando la sua reputazione a livello internazionale.

Eredità Artistica

La carriera di Sexto Canegallo è stata caratterizzata da una continua ricerca stilistica, che lo ha portato a integrare elementi del Divisionismo e del Futurismo con una forte componente simbolica. Le sue opere, spesso organizzate in cicli tematici, riflettono una profonda introspezione e una sensibilità verso le dinamiche psicologiche dell’animo umano. Nonostante la sua produzione non sia vastissima, Canegallo ha lasciato un’impronta significativa nel panorama artistico italiano del primo Novecento.