Skip to main content

Valutazione e acquisto quadri 900

Timmel Vito

Vito Timmel: Pittore Simbolista e Secessionista del Primo Novecento

Vito Timmel, nato Viktor von Thümmel il 19 luglio 1886 a Vienna, è stato un pittore italiano di origine austriaca, noto per il suo contributo al simbolismo e alla Secessione viennese. Figlio di Raphael von Thümmel, discendente dello scrittore tedesco Moritz August von Thümmel, e della contessa friulana Adele Scodellari, si trasferì con la famiglia a Trieste nel 1890. Qui, Timmel frequentò la Scuola per Capi d’Arte, studiando sotto la guida del pittore Eugenio Scomparini. Successivamente, proseguì la sua formazione artistica a Vienna, iscrivendosi alla Kunstgewerbeschule e, tra il 1907 e il 1909, all’Accademia di Belle Arti sotto la direzione di Christian Griepenkerl. Durante questo periodo, entrò in contatto con le correnti artistiche della Secessione viennese, che influenzarono profondamente il suo stile.

Opere Principali di Vito Timmel

La produzione artistica di Timmel è caratterizzata da una fusione di elementi simbolisti e secessionisti, con una particolare attenzione alla figura femminile e all’uso di linee sinuose e decorative. Tra le sue opere più significative si annoverano:

  • “Autoritratto” (1910): un dipinto che riflette l’introspezione dell’artista e la sua adesione ai canoni estetici della Secessione viennese.
  • “Gli infelici (Gli eroi)”: un’opera che rappresenta figure umane in una composizione onirica e simbolica, evidenziando l’influenza del simbolismo.
  • “Viandante in fondo al sentiero” (1937): un dipinto che mostra un paesaggio malinconico, con un viandante solitario, esprimendo temi di solitudine e introspezione.
  • “Inverno sul mare” (1944): un’opera che cattura l’atmosfera fredda e desolata del mare in inverno, utilizzando tonalità fredde e una composizione equilibrata.
  • Decorazioni per il Teatro Euripide di Panzano: una serie di tredici tele realizzate per il teatro nel quartiere di Monfalcone, purtroppo andate perdute durante la Seconda Guerra Mondiale.

Queste opere testimoniano la versatilità di Timmel e la sua capacità di combinare influenze diverse per creare un linguaggio artistico personale.

Carriera e Influenza Artistica

Dopo il ritorno a Trieste, Timmel partecipò a numerose esposizioni, tra cui quelle di Napoli, dove vinse la medaglia d’oro del Re nel 1905, e altre a Monaco di Baviera, Roma, Torino, Monza e Padova. La sua arte si distinse per una diversità stilistica evidente sin dagli esordi, con influenze della Secessione viennese e del simbolismo. Negli anni ’40, a causa di problemi di salute mentale, fu ricoverato presso l’Ospedale psichiatrico di Trieste, dove continuò a dipingere grazie al supporto dell’amico pittore Cesare Sofianopulo. Morì in questa struttura il 1º gennaio 1949. La sua opera ha lasciato un’impronta significativa nell’arte giuliana, influenzando artisti contemporanei e successivi.

Possiedi le opere di Vito Timmel? Richiedi una valutazione gratuita del loro valore compilando questo modulo