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Tozzi Mario

Mario Tozzi: Maestro del Novecento Italiano

Mario Tozzi (Fossombrone, 30 ottobre 1895 – Saint-Jean-du-Gard, 8 settembre 1979) è stato un pittore italiano di rilievo nel panorama artistico del XX secolo. Dopo aver abbandonato gli studi di chimica nel 1913, si iscrisse all’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove ebbe modo di stringere amicizia con artisti come Giorgio Morandi e Osvaldo Licini. Conseguita la laurea nel 1915, si trasferì a Parigi, entrando in contatto con l’avanguardia artistica dell’epoca e partecipando a importanti esposizioni come il Salon des Artistes Indépendants, il Salon d’Automne e il Salon des Tuileries. La sua arte si caratterizza per una sintesi tra classicismo e modernità, con influenze del Novecento Italiano e della Pittura Metafisica.

Opere Principali di Mario Tozzi

La produzione artistica di Tozzi è vasta e diversificata, comprendendo dipinti che spaziano dal ritratto al paesaggio, con una particolare attenzione alla figura femminile. Tra le sue opere più significative si annoverano:

  • “Dopo il bagno” (1922): un’opera che esprime l’intimità e la delicatezza del momento post-bagno, con una composizione equilibrata e armoniosa.
  • “Mirage” (1929): dipinto che evoca atmosfere oniriche e surreali, tipiche della pittura metafisica.
  • “Hommage à Claudel” (1930): tributo allo scultore francese, in cui Tozzi fonde elementi scultorei e pittorici.
  • “Il circo” (1932): rappresentazione vivace e dinamica del mondo circense, con una particolare attenzione ai dettagli e ai colori.
  • “Le ateniesi” (1960): opera che riflette l’interesse di Tozzi per l’antichità classica e la cultura greca.

Queste opere testimoniano la versatilità di Tozzi e la sua capacità di coniugare tradizione e innovazione, rendendolo una figura di spicco nel panorama artistico del Novecento italiano.

Carriera e Riconoscimenti

Durante la sua carriera, Tozzi ottenne numerosi riconoscimenti, tra cui la Legion d’Onore conferita dal governo francese. Le sue opere furono esposte in importanti musei e gallerie internazionali, consolidando la sua reputazione a livello mondiale. Negli anni ’30, rientrò in Italia, stabilendosi a Roma e realizzando una serie di affreschi sia nella capitale che a Milano. Nonostante alcuni problemi di salute che lo costrinsero a interrompere temporaneamente l’attività artistica, Tozzi continuò a dipingere fino alla sua morte nel 1979. La sua eredità artistica è oggi tutelata dall’Archivio Mario Tozzi, che si occupa della catalogazione e certificazione delle sue opere.

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