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Vedova Emilio

Emilio Vedova: Maestro dell’Arte Informale Italiana del XX Secolo

Emilio Vedova (Venezia, 9 agosto 1919 – Venezia, 25 ottobre 2006) è stato un pittore e incisore italiano, riconosciuto come uno dei principali esponenti dell’Arte Informale nel XX secolo. Nato in una famiglia operaia, iniziò a lavorare fin da giovane in una fabbrica e successivamente come apprendista in uno studio fotografico e in un laboratorio di decorazione. Artista autodidatta, sviluppò una passione per la pittura negli anni Trenta, ispirandosi alle opere di Tintoretto e Piranesi. Nel 1942 aderì al movimento antinovecentista Corrente, entrando in contatto con artisti antifascisti come Renato Guttuso e Renato Birolli. Durante la Seconda Guerra Mondiale, partecipò attivamente alla Resistenza italiana. Nel 1946 fu tra i firmatari del manifesto “Oltre Guernica” e co-fondatore della Nuova Secessione Italiana, poi denominata Fronte Nuovo delle Arti. La sua carriera internazionale decollò con una mostra personale alla Catherine Viviano Gallery di New York nel 1951, attirando l’attenzione di collezionisti come Peggy Guggenheim.

Opere Principali di Emilio Vedova

La produzione artistica di Emilio Vedova è caratterizzata da una forte gestualità e da un linguaggio pittorico astratto. Tra le sue opere più significative si annoverano:

  • “Ciclo ’61” (1961): una serie di dipinti che esprimono tensioni e dinamiche sociali attraverso pennellate vigorose e composizioni complesse.
  • “Plurimi” (1962-1965): opere tridimensionali che superano i confini tradizionali della tela, creando installazioni spaziali coinvolgenti.
  • “Absurdes Berliner Tagebuch ’64” (1964): un diario pittorico che riflette le contraddizioni e le inquietudini della società contemporanea.
  • “Tondo ’84” (1984): un’opera circolare che esplora nuove forme espressive attraverso l’uso di colori intensi e gesti pittorici liberi.
  • “Dischi” (1985-1987): una serie di lavori su supporti circolari che combinano pittura e scultura, enfatizzando il movimento e la spazialità.

Queste opere testimoniano l’evoluzione stilistica di Vedova e il suo impegno nel rappresentare le tensioni sociali e politiche del suo tempo.

L’Eredità Artistica di Emilio Vedova

Emilio Vedova ha lasciato un’impronta indelebile nell’arte contemporanea italiana e internazionale. La sua partecipazione a undici edizioni della Biennale di Venezia e a quattro edizioni della Documenta di Kassel sottolinea la rilevanza del suo contributo artistico. Collaborò con il compositore Luigi Nono, realizzando scenografie e costumi per l’opera “Intolleranza 1960” e curando l’illuminazione per “Prometeo” nel 1984. Le sue opere sono esposte in importanti musei e collezioni private, e la sua influenza è evidente in movimenti successivi come l’Arte Povera. La sua città natale, Venezia, ospita la Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, dedicata alla conservazione e promozione del suo patrimonio artistico.

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